La matita all’orecchio del droghiere

Teneva sempre una matita infilata dietro l’orecchio destro, il Sor Luigi, popolarissimo “droghiere” di Via Illiria (traversa di Via Gallia) a Roma, tra gli anni ’40 e ’50 del secolo scorso. Gli serviva per fare i conti della spesa dei singoli clienti, in mancanza di una calcolatrice, e per segnare su un quaderno i nomi e le cifre di quei poveretti che non avevano i soldi e compravano a credito. 

Luigi era una persona gentile, comprensiva e generosa, e chiudeva un occhio se chi tornava a comprare da lui non aveva saldato il debito precedente. Del resto, poteva permetterselo, poiché gli affari della sua “drogheria” (un piccolo emporio di generi alimentari e casalinghi) andavano molto bene. 

Io ci andavo spesso, accompagnando la mamma, ed ero incuriosito dall’andirivieni di quel “lapis” tra l’orecchio e la mano del droghiere.

Qualcuno si domanderà: perché una matita e non una penna? Perché a quel tempo non c’erano le biro, ed era complicato maneggiare sul bancone una stilografica o una penna con pennino da intingere nell’inchiostro di un calamaio. Ancora non esistevano i registratori di cassa per il rilascio di scontrini fiscali, e la dichiarazione dei redditi dei negozianti era affidata al “buon cuore” dei singoli verso lo Stato.

Come il Sor Luigi, anche altri commercianti di generi alimentari avevano l’abitudine di tenere una matita ad un orecchio, che era il modo migliore per trovarla sempre a portata di mano. E molti di loro facevano credito ai propri clienti abituali, in considerazione della diffusa micragna di quegli anni.

Accadde poi che, quando nel 1962 fu eletto alla Presidenza della Repubblica Antonio Segni, il suo cognome ripetuto per centinaia di volte – “Segni… Segni… Segni…” – durante lo scrutinio finale dal Presidente del Senato in diretta tv, richiamò alla mente di molte casalinghe italiane la parolina magica – “segni” – che erano abituate a pronunciare dal proprio droghiere affinché mettesse in conto a credito la spesa giornaliera per il pane, la pasta e… i formaggini Bebè. 

Nicola Bruni

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Foto di negoziante con matita all’orecchio presa dal web.