Tra i tanti motivi che ho per ringraziare la mia sposa Elina, c’è anche quello di avere sempre avuto piena fiducia in me e di avermi consentito, senza provare gelosia, di coltivare antiche e nuove amicizie femminili.
Lo stesso feci io con lei, rispettando il suo diritto a mantenere amicizie maschili risalenti agli anni giovanili vissuti a Catania e, anzi, condividendole con piacere.
Talvolta, quando io la vedevo un po’ freddina nei miei riguardi, le dicevo scherzando: “Dovrei farti un po’ ingelosire, così mi staresti più vicina”.
E poiché, negli ultimi anni, ho organizzato un Club delle Margheritine, dopo aver ritrovato su Facebook una settantina di mie affezionate allieve dell’istituto tecnico femminile Margherita di Savoia, alcuni amici mi hanno domandato con meraviglia: “Tua moglie non è gelosa che tu te ne vada in giro a visitare Roma in compagnia di tante belle donne?”. “Non è gelosa – rispondevo io -, perché si fida di me”.
I nostri rapporti personali furono sempre improntati a discrezione e al reciproco rispetto. Io non le chiesi mai se avesse avuto qualche innamoramento prima di conoscermi all’età di 33 anni (2 più di me). E lei non mi fece mai domande su miei eventuali amori del passato.
All’inizio della vita matrimoniale, ci furono tra noi alcune incomprensioni. Elina si offendeva e mi teneva il broncio, se giudicava che io non mi fossi comportato correttamente con lei, in particolare che io avessi preso qualche decisione di comune interesse senza consultarla. Allora io la supplicavo di perdonarmi e quasi mi mettevo a piangere. Ma lei la tirava un po’ per le lunghe prima di fare la pace. E questo, perché pensava di dovermi educare, forse suggestionata dai consigli di qualche amica che le potrebbe averle detto: “Non ti fare comandare e sottomettere”.
D’altra parte, Elina, in una lettera da Catania prima del matrimonio, mi aveva avvisato su suoi possibili cambiamenti di umore: “Io cercherò di essere sempre la donna dolce che tu vuoi; ma, se tu mi ami, cerca di sopportarmi quando ho la luna storta”.
A poco a poco, Elina e io riuscimmo ad amalgamarci, e diventammo – come si suol dire – “un cuore solo e un’anima sola”.
Nicola Bruni
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Nella foto, Elina è con me a una cena del Club delle Margheritine in pizzeria.
il 13 dicembre 2018.