Lo stile nominale nel giornalismo

Il giornalismo si serve ampiamente dello stile nominale, consistente nell’uso di espressioni prive del verbo, che viene o sottinteso o sostituito da un nome o un aggettivo indicante azione. È molto frequente nei titoli e negli annunci radiotelevisivi, nei quali occorre dare una comunicazione molto concisa. Negli articoli serve a rendere più rapido e scorrevole il discorso, riducendo il numero delle proposizioni subordinate.

 Esempi nei titoli: 

– Rifiuti: indagine della magistratura (c’è un’indagine…). 

– Dopo il danno la beffa (è venuta la beffa).

– Rotte le trattative (sono state interrotte le trattative).

– Aggressione a un insegnante (È stato aggredito…).

– Suicida a 86 anni (Si è suicidato…).

Esempi all’interno di un articolo:

1° Tipo – preposizione (o locuzione prepositiva) + nome, al posto di una proposizione subordinata: 

– Dopo le dichiarazioni del ministro sulla regolarità delle votazioni… (Dopo che il ministro ha dichiarato che le votazioni erano state regolari…). 

– Con il ritorno alla normalità… (Quando si è o si sarà ritornati alla normalità…).

– Per l’aumento dei prezzi… (Poiché sono aumentati i prezzi…). 

– L’occupazione dell’università ad opera degli studenti (che è stata effettuata dagli studenti)…

– Hanno accettato nella speranza (poiché speravano) di ottenere… 

– Si è svolto un corteo con la partecipazione di (al quale hanno partecipato) duemila giovani…

2° Tipo – Verbo sottinteso, a inizio di articolo o di frase, quando si annuncia una notizia:

– Venerdì, chiusura della campagna elettorale… 

– Pietosa fine di un turista italiano, calpestato da un elefante…

– Rapina anche troppo facile a un furgone portavalori, ieri mattina, all’imbocco di Via del Mare…

3° Tipo – Periodi nominali variamente composti nel corpo dell’articolo: 

– Caccia ai rivenditori clandestini sul lungomare. Repulisti quasi ogni sera, sequestro della merce e multe salate per chi viene preso dalla polizia. 

– Il rituale è stato rispettato alla bell’e meglio: mani in alto, tutti fermi, salto del banco, eccetera. 

– Arrivo a Orly alle undici, le autorità in attesa nostro Presidente: inni nazionali, rassegna del picchetto d’onore, scambi di saluti e di complimenti. Una cerimonia durata pochi minuti. 

4° Tipo – “Enumerazioni appositive” riferite al soggetto o all’oggetto del periodo successivo: 

– Aggrappato al volante, colpi di pistola alla testa, mano destra insanguinata, la giacca sul sedile a fianco. Era l’1,40 quando i carabinieri l’hanno trovato così nella sua Renault.

Rientra, inoltre, nello stile nominale l’uso di forme verbali abbreviate (participio passato al posto del passato prossimo) e di costruzioni con il participio presente al posto di una proposizione relativa:

– Fatta la legge, trovato l’inganno (Dopo che è stata fatta… è stato trovato…).

– Missili su Odessa provenienti (che provenivano) dal Mar Caspio.

Insomma, potremmo dire con una battuta che il risparmio dei verbi serve anche a ridurre la verbosità dei discorsi.

Nicola Bruni

Nella vignetta, un mio ritratto a 19 anni come giornalista alle prime armi (macchina per scrivere Olivetti Lettera 22), disegnato da un caricaturista di Piazza Navona.

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