La fiaba del “Mitico Primo G”

Voglio raccontarvi una fiaba vera, della quale sono stato protagonista. E’ una storia cominciata nell’ottobre del 1973, quando io, giovane professore di lettere, capitai in una classe di 21 graziose e sognanti fanciulle quattordicenni, che stavano sbocciando alla femminilità, ai primi amori e alla vita. All’istituto tecnico femminile Margherita di Savoia, in Via Panisperna, nel centro di Roma, dove insegnavo già dal 1969. 

   Tra me e quelle ragazze si stabilì subito un rapporto di simpatia reciproca, che produceva effetti positivi sulla loro attenzione ai miei insegnamenti di italiano, storia e educazione civica, e quindi sul loro profitto scolastico. Un’ora alla settimana, delle otto a mia disposizione in quella classe, la dedicavo alla lettura comparata e critica di diversi quotidiani, alla presentazione di un libro di particolare interesse, a conversazioni su argomenti di attualità o a discussioni su problemi che coinvolgevano le loro vite: per esempio, i progetti e le speranze per il futuro, i rapporti con i genitori, i rapporti con i ragazzi, i rapporti con gli insegnanti, la parità tra uomini e donne, l’inserimento nelle professioni, le manifestazioni studentesche, l’esercizio dei diritti politici e sindacali, la fede in Dio. 

   Percepii che quelle ragazze, oltre ad essersi affiatate in amicizia, mi volevano bene. E anche io mi ero affezionato a loro.

   Quando, alla fine di maggio del 1974, annunciai a quelle fanciulle che mi sarei sposato il 3 luglio seguente con Elina, una giovane insegnante di Catania, grandi furono la loro sorpresa e la loro curiosità, poiché non sapevano nulla del mio fidanzamento. Mi fecero un bel regalo di nozze, e una di loro venne alla mia festa di matrimonio a Catania, per conoscere la sposa. 

   Nel successivo anno scolastico, le allieve del “Primo G”, con loro grande dispiacere, furono disperse in altre sezioni, e io cambiai istituto. Non le rividi più per oltre quattro decenni, ma in tutto quel tempo ho conservato nel mio cuore il loro ricordo e nel mio archivio le loro foto, i loro nomi, gli appunti delle lezioni nella loro classe.

   Finalmente, dal 2015, entrato nel mondo di Facebook, ho avuto la possibilità di ricercare le mie alunne e i miei alunni, sulla base degli elenchi in mio possesso: ne ho trovati con gioia più di 200, e mi sono adoperato per metterli in contatto tra loro. 

   L’operazione ha avuto un particolare successo con il “Primo G” del 1973/74, grazie al ritrovamento di 16 ex allieve su 21, tra le quali si è manifestato un repentino ritorno di fiamma della loro antica amicizia, e con la commovente scoperta da parte mia che quelle ex ragazze conservavano un affettuoso ricordo di me.

   Allora, le invitai ad una “rimpatriata” in pizzeria, che si tenne la sera del 26 novembre 2015 e portò alla ricostituzione del gruppo classe come “Mitico Primo G”. 

   Sono seguite, fino al novembre scorso, molte frequentazioni tra noi, nelle visite culturali e negli incontri conviviali del Club delle Margheritine da me fondato, e in una serie di feste della ritrovata amicizia del “Mitico Primo G”, che ormai è diventata quasi una famiglia. 

   Ne fanno parte, con me, Anna, Antonella, Cesarina, Daniela, Emilia, Marzia, Mirella, Orietta, Ortensia, Paola, Rita, Rosalba, Serenella, Simonetta e Tiziana B e Tiziana C. Ci vogliamo bene.

Nicola Bruni

Gruppo del “Mitico Primo G” nel novembre 2016, durante una scampagnata a Rocca Priora.

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Nella foto in alto, gruppo della classe Prima G nel novembre 1973, durante una visita in Campidoglio;