Il bello del Sud Tirolo – Alto Adige

Io credevo che le famose mele “dop” e “ipg” del Trentino-Alto Adige crescessero sugli alberi. Invece no: ho scoperto, durante il mio recente viaggio in quella regione, che si sviluppano su bassi arbusti, piantati in lunghi e diritti filari, distanziati tra di loro quanto basta per il passaggio di un trattore, in modo da facilitarne la raccolta a mano. 

Guardando dal finestrino del treno, sono rimasto impressionato dalle grandi distese di frutteti e vigneti, disposti in file geometricamente ordinate, che occupano in maniera intensiva molte valli alpine, nonché dall’efficiente organizzazione di cooperative, consorzi agrari e reti distributive preposta alla coltivazione e commercializzazione dei prodotti della terra. 

Ho soggiornato a Bressanone e visitato anche Merano, Bolzano, Chiusa, Vipiteno, Brunico e l’Abbazia di Novacella. Dovunque, ho potuto ammirare la cura che le amministrazioni e popolazioni locali hanno per il decoro urbano: strade pulite, muri esenti da imbrattamenti, case tinteggiate in diversi colori, fiori alle finestre e ai balconi. 

Sono accorgimenti che fanno da degno complemento alla bellezza dei luoghi e dei panorami (catene montuose, cime innevate, valli verdeggianti, boschi, fiumi, prati) e alle tipiche architetture tirolesi e delle regioni alpine, con alti e aguzzi campanili, tetti spioventi, eleganti balconcini chiusi a bovindo. Bellissime, alcune antiche chiese visitate, dove storia e arte si fondono: il Duomo e San Michele a Bressanone, Sant’Andrea a Chiusa, la Basilica di Novacella, la Cattedrale di Bolzano, Sankt Nikolaus e Santa Maria Assunta a Merano. 

Sorprendente, il culto popolare per il Crocifisso, artisticamente rappresentato, spesso in grandi dimensioni, non solo nelle chiese ma anche in molti luoghi pubblici, come al binario 1 della stazione ferroviaria di Bolzano e nel ristorante dell’Hotel Grüner Baum di Bressanone. 

Il mio soggiorno turistico in Alto Adige ha beneficiato di un lasciapassare che la Provincia autonoma di Bolzano ha messo ha disposizione dei clienti degli alberghi del suo territorio, e che mi ha consentito di viaggiare gratis su tutti i mezzi pubblici (autobus urbani ed extraurbani e treni regionali) e di visitare liberamente i musei, anche privati. 

Peraltro, i treni regionali, li ho trovati puliti e privi di quei graffiti che si vedono, per esempio a Roma, su alcune carrozze della metropolitana: merito della buona educazione degli altoatesini, alla quale sembrano uniformarsi gli immigrati. Un’educazione tramandata, insieme con la lingua madre tedesca e la fede cattolica, dai tempi in cui – fino al 1918 – il Sud Tirolo era parte dell’Impero asburgico del Kaiser di Vienna.

Nicola Bruni

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Il Duomo di Bressanone (foto di Nicola Bruni).
Abbazia di Novacella, il cortile principale con la Fontana dei Miracoli (foto di Nicola Bruni).
Le case colorate di Vipiteno (foto di Nicola Bruni).
Chiusa: il fiume Isarco, la chiesa di Sant’Andrea e la Torre del Capitano (foto di Nicola Bruni).
Gli Apostoli con Maria nel Cenacolo, formella medioevale – chiesa di S. Andrea a Chiusa (foto di Nicola Bruni).
Uno scorcio di Brunico (foto di Nicola Bruni).

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