Sono tornato a casa ritemprato da una vacanza di dieci giorni a Pinarella di Cervia (Ravenna), dove, nell’accogliente Hotel Buratti, si è tenuto il XXIV Raduno annuale della Compagnia dei Birbaccioni.
Per me e i venti amici convenuti da sette regioni d’Italia, è stata un’occasione di incontro affettuoso, di relax e di svago, tra mare, piscina, colazioni, pranzi, cene e passeggiate.
Abbiamo particolarmente apprezzato la gastronomia e la pasticceria del ristorante dell’Hotel Buratti, motivo principale che ci ha indotto a scegliere per la quarta volta in 24 anni questa struttura alberghiera.
La Compagnia dei Birbaccioni è un sodalizio di buontemponi fondato nel 2002 da un gruppo di ex allievi ufficiali carristi in servizio di leva che nel 1968 frequentarono insieme con me per cinque mesi un corso di formazione militare a Caserta.
Il nome Birbaccioni, che fu da me proposto, proviene dal gergo romanesco di Alberto Sordi e incorpora la prima parte del nome Bir Hacheim (una battaglia combattuta dai Carristi italiani in Libia nel 1942) della Compagnia di allievi di cui facevamo parte.
Il sodalizio è stato esteso alle mogli Birbaccione, ai figli Birbaccini, ai nipoti Birbaccettini e ad alcuni amici Birbacciofili. All’inizio, i Birbaccioni “doc” partecipanti erano una sessantina. Poi, con il passare degli anni, il loro numero si è andato riducendo per motivi di salute o familiari o di trapasso alla vita eterna. Io, grazie a Dio, ho potuto partecipare a tutti i 24 Raduni e ho contribuito anche ad organizzarli.
A questo Raduno hanno partecipato 9 Birbaccioni “veterani” del 1968 (compreso l’ex capitano novantunenne Salvatore Tumino), 8 signore Birbaccione, un figlio Birbaccino e tre nipotini Birbaccettini.
Speriamo di poterci incontrare di nuovo per il XXV Raduno nel giugno del 2026.
Nicola Bruni
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Nella foto, una tavolata della Compagnia dei Birbaccioni nel ristorante dell’Hotel Buratti.