Gli Arabi ci hanno dato i numeri

Gli Arabi ci hanno dato i numeri, ci hanno portato lo zucchero, le arance, la carta, il cotone e ci hanno trasmesso molto altro, come testimoniano le numerose parole di origine araba entrate nella lingua italiana. 

La scheda sugli Arabi che qui presento, ha fatto parte di una serie di sussidi didattici per l’educazione interculturale che realizzai da insegnante di lettere nella scuola media. 

Questa disciplina non era (e non è) prevista dai programmi ministeriali, ma io mi avvalsi del diritto alla libertà di insegnamento sancito della Costituzione per introdurre una innovazione da me ritenuta necessaria. 

Dico questo in relazione alla proposta attribuita al ministro leghista dell’Istruzione Giuseppe Valditara (lo statista che va a parlare nelle scuole con il distintivo del suo partito all’occhiello) di riformare i programmi della scuola primaria e secondaria di primo grado restringendone l’orizzonte alla sola civiltà cosiddetta occidentale.

Al riguardo, ho sentito alla radio il commento di un professore di italiano che diceva: “Per fortuna, il ministro non può imporre ai docenti la sua visione ideologica perché c’è la libertà di insegnamento”.

Per dare un’idea dell’impostazione da me data all’educazione interculturale nella scuola media, nel mio ultimo libro “Il romanzo della mia vita / tra biografia e storia” ho pubblicato le foto di sedici schede didattiche come questa sugli Arabi, che elaborai al computer e distribuii agli alunni in fotocopia.

Il volume, di 420 pagine, illustrate da 215 foto, può essere ordinato online dal sito www.amazon.it con l’indicazione del titolo, al costo di 25 €, e il pagamento può essere fatto entro 72 ore anche in contanti, o con il Bonus del docente o con il Bonus cultura – oltre che con carta di credito o di debito – presso uno dei tanti negozi Western Union. Il libro sarà poi recapitato a casa. 

Nicola Bruni

Nella foto in alto, il filosofo arabo-spagnolo Averroè in un affresco di Andrea di Bonaiuto.