Oggi come oggi, finalmente, è arrivata una boccata d’ossigeno, che ci consente di vedere, con la cartina di tornasole, una luce in fondo al tunnel.

Quale tunnel? Ovviamente, il tunnel della droga. 

Abbiamo avuto ospedali al collasso, gremiti fino all’inverosimile, con accesso severamente vietato ai visitatori, per una ragione semplicissima: la gente non aveva la più pallida idea e pretendeva di curarsi con i pannicelli caldi.

Perciò, in attesa di fare il tagliando, era estremamente importante non gettare la spugna né abbassare la guardia, nella misura in cui la situazione risultasse pesante come un macigno.

Si annuncia, intanto, una settimana decisiva. Comincia a fare un caldo record, le spiagge vengono prese d’assalto e l’Italia rischia di diventare il fanalino di coda.

Ma visto e considerato, e ammesso e non concesso che, se è vero com’è vero, il Governo vuole portare a casaun risultato e tagliare il traguardo, d’altra parte c’è chi rema contro, non vuole togliere il disturbo e ripete come un mantra di avere perfettamente ragione, modestia a parte.

Poi, ci si domanda come mai su certi temi le opinioni siano sempre distanti anni luce: infatti, c’è chi dice assolutamente sì e chi assolutamente no. 

Ma sebbene gli inquirenti tengano le bocche cucite, incombe l’ombra del sospetto che si prepari un delitto agghiacciante, di una violenza inaudita, da parte di chi progetta di buttare il bambino con l’acqua sporca, per poi darsi ad una fuga in avanti… sul filo del rasoio…

Morale della favola: di riffa o di raffa, volere o volare, quando c’è la salute c’è tutto… E tutto va a finire a tarallucci e vino.

Dal DIES satIRAE – di Nicolaus