Panem et circenses: Draghi come Nerone

DRAGHI cede all’entusiasmo contagioso del POPULUSQUE ROMANUS, alza il POLLICEM e dà il PLACET al CIRCUS TRIUMPHALIS degli ITALICI VICTORES per le vie affollate della CAPUT MUNDI, dopo aver revocato il VETITUM dei QUAESTORES e imposto ai telecronisti della Rai il SILENTIUM sui PERICULA del CORONAVIRUS.

Mancava sul CURRUS del TRIUMPHUS, per comprensibili ragioni di scaramanzia, il tradizionale reggitore di una CORONA(virus) che sussurrasse all’orecchio dell’IMPERATOR: “MEMENTO MORI” (ricordati che devi morire). 

SPQR, XIII IULIO MMXXI

Dal DIES satIRAE, di Nicolaus

“Panem et circenses” 

è un’espressione latina del poeta Giovenale contenuta nella sua decima satira, in cui descrive quello che la plebe romana, ignara delle prevaricazioni dei privilegiati, si accontentava di avere: un’elargizione periodica e gratuita di grano (panem) e la possibilità di assistere ai giochi del circo (circenses). Poi era pronta ad acclamare l’imperatore.

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