Mi presento

Nicola Bruni, nato Roma il 26 ottobre 1941, figlio di Peppino Bruni e Stella Cesarelli,

sposato con Elina Giunta, papà di Paolo e di  Fabio, nonno di Leo e di Gabriel,

giornalista e scrittore, già insegnante di lettere.

La fede, per grazia di Dio, me l’ha trasmessa fin da piccolo la mamma.  Battezzato  “ar Cupolone”,  cioè nella Basilica di San Pietro, la vigilia di Natale del 1941, mi sono poi giovato degli insegnamenti del catechismo, che mi furono impartiti nella parrocchia della Natività, dove potei anche servire la Messa per cinque anni come chierichetto di un santo parroco, don Luigi Rovigatti, futuro vescovo e vicegerente della diocesi del Papa. E sono cresciuto con una visione della vita  ispirata ad una sorridente fiducia in Dio.

Primogenito di tre figli, trascorsi la mia prima infanzia a Roma  in tempo di guerra. Poi frequentai, sempre “promosso”, la scuola elementare Manzoni, la scuola media Pascoli, il liceo classico Augusto e l’università La Sapienza di Roma. Nel 1965 conseguii la laurea in Lettere con il massimo dei voti, e nel biennio successivo frequentai un corso di perfezionamento in Filologia.

Nel  1974 il felice matrimonio con Elina Giunta, una splendida ragazza di Catania, incontrata un  anno prima a Loreto. Nel 1975 e 1979 la nascita dei due figli Paolo e Fabio: di qui, la bellissima e impegnativa esperienza della paternità e della cura della famiglia. Nel 2013 sono diventato due volte nonno: di Leo, nel mese di aprile, e di Gabriel, a ottobre.

La mattina di domenica 8 agosto 2021, la mia amatissima sposa Elina è volata in Paradiso, davanti a me, nella nostra casa di Roma, dopo una lunga malattia.

Elina e Nicola il 14 maggio 2019.

Dal 1956 al 1965 svolsi un’intensa attività politica nel Movimento giovanile della Democrazia Cristiana e nell’ambito studentesco scolastico e universitario.

Nel triennio dal 1957/58 al 1959/60, al liceo Augusto, rifondai e diressi il giornale studentesco di istituto Augustus, pubblicando 15 numeri a stampa.

Nel 1960, dopo l’esame di maturità, fui assunto come redattore dal settimanale Italiamondo, diretto da Carlo Fuscagni, e cominciai a collaborare anche con altri giornali. Quel lavoro mi consentì di mantenermi agli studi universitari. Nell’aprile del 1966 ottenni l’iscrizione come pubblicista all’Ordine dei Giornalisti.

Dall’anno accademico 1966/67 fui nominato assistente volontario alle cattedre di Filologia romanza e Storia della lingua italiana del professor Maurizio Dardano all’Università di Chieti (incarico che lasciai nel 1970).

Nel gennaio del 1966 cominciai a insegnare,  come supplente di Lettere nella scuola media. Nel 1967/68 vissi da emigrato a Strangolagalli (Frosinone), con il primo incarico annuale di insegnamento nella locale scuola media.

Dal luglio 1968 all’ottobre 1969 espletai il servizio militare di leva, prima come allievo ufficiale (a Caserta) e sergente allievo ufficiale (a San Vito al Tagliamento) e poi come sottotenente dei carristi (a Caserta).

Dopodiché, tornai all’insegnamento e all’attività giornalistica. Dal 1969/70 al 1973/74 tenni una cattedra di Italiano e Storia con Educazione civica all’istituto tecnico femminile Margherita di Savoia di Roma. Nel 1971 divenni “professore di ruolo”. Negli anni 1974/75 e 1975/76 passai ad insegnare Materie letterarie nella scuola media Quinto Ennio di Roma, dove mia moglie Elina aveva ottenuto il trasferimento da Catania.

Nel decennio 1976/86 fui distaccato, come insegnante-giornalista, presso il Ministero della Pubblica istruzione con le funzioni di vicecapo dell’Ufficio stampa del ministro. In quella veste mi trovai a collaborare direttamente con i ministri della Pubblica istruzione Malfatti (che mi aveva chiamato all’Ufficio stampa), Pedini, Spadolini, Valitutti, Sarti, Bodrato e Falcucci.

Poi tornai, su mia richiesta, all’insegnamento: dal 1986/87 al 1996/97 nella scuola media Quinto Ennio; e dal 1997/98 al 2004/2005 nella scuola media Teodoro Mommsen di Roma, dove conclusi con soddisfazione la mia “non carriera” di insegnante.

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Negli anni ’60, ’70 e ’80 collaborai in maniera continuativa con i quotidiani Avvenire, Il Popolo e ItaliaOggi, i settimanali Italiacronache, Il Nostro Tempo, La Discussione, Azione Sociale, i quindicinali Tuttoscuola e Lettera dall’Italia, le riviste mensili Famiglia Mese e l’Eco di San Gabriele, e l’agenzia internazionale di stampa Inter Press Service.

Dal 1980 al 1997 fui il principale collaboratore per l’informazione su scuola, università e mondo giovanile del quotidiano Il Giorno, sul quale pubblicai oltre 2400 articoli, molti dei quali in prima pagina.

Dal 1997 al 2014 mi dedicai a scrivere raccontini umoristico-satirici e articoli di attualità culturale e di rievocazione storica per la rivista quindicinale La Tecnica della Scuola.

Nel 1967/68 collaborai alla Grande Enciclopedia Curcio redigendo 120 voci di linguistica. Nel 1974 curai la pubblicazione di un volumetto su “La democrazia nella scuola” (vademecum per le prime elezioni dei consigli scolastici), diffuso in 100mila copie dal settimanale La Discussione. Nel 1987 pubblicai il libro “La religione nella scuola” (ed. Spes), sulle innovazioni introdotte dopo il Concordato del 1980, e curai l’edizione del volume “Scuola e scienza”, atti di un convegno nazionale di studi della DC. Nel 1998 scrissi un racconto biografico sul fondatore dell’Associazione Italiana Genitori intitolata “Ennio Rosini, un grande maestro” (ed. AGeStampa). Nel 1999 pubblicai un saggio intitolato “La scuola alternativa del giornalino Augustus” (ed. Argo). Nel 2004 pubblicai il libro “Ad cathedram – Spirito e materie” (ed. La Tecnica della Scuola).

Dal 2002 gestisco il blog della Compagnia dei Birbaccioni, associazione di ex allievi del 52° Corso allievi ufficiali carristi del 1968.

Da marzo del 2005 redigo questo mio giornale online Belsito con vista, che a marzo 2024 ha compiuto il suo XIX anno di vita con l’edizione n. 229.

A marzo del 2024 ho pubblicato un racconto intitolato “I pischelli di Via Licia” nel libro “Come eravamo. Appio-San Giovanni 1860-1960, a cura di Antonio Tiso, Typimedia Editore.

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Il 22 marzo 2017 l’Ordine dei Giornalisti mi ha conferito un premio alla carriera per “50 anni di professione”, durante i quali ho pubblicato circa 6000 articoli su giornali a stampa e altri centinaia su testate online.

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I miei genitori Stella Cesarelli e Peppino Bruni
I miei genitori Stella Cesarelli (Arena 1907 + Roma 1984) e Peppino Bruni (Dasà 1907 + Roma 1983),
originari della provincia di Vibo Valentia (l’antica Hipponion dei greci), in una foto del Capodanno 1979.
Mi chiamarono Nicola come il nonno paterno.

2 pensieri riguardo “Mi presento

  1. Buffo. Abbiamo fatto le stesse identiche scuole fino al liceo. Sono stato giornalista anch’io ma radiofonico; 30 anni a radioradicale da villa Panfili a via Principe Amedeo.
    Un saluto anche se non ci conosciamo di persona ma tramite compagni di allora, ritrovati per caso

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