Il Medioevo con gli occhiali

Il Medioevo fu davvero un periodo “buio”, di barbarie e violenza selvaggia? Non date credito allo stereotipo diffuso nel ’700 dagli Illuministi francesi, i quali oscurarono con un pregiudizio un millennio di civiltà europea (dal 476 al 1492), per la “non illuminata” ragione che esso ebbe un’impronta cristiana, e la Chiesa cattolica vi svolse un ruolo da protagonista, tra l’altro fondando, accanto a meravigliose cattedrali, i primi ospedali e le prime università, e salvando dalla distruzione la letteratura classica greca e latina grazie ai monaci amanuensi e alle biblioteche monastiche.

Il Medioevo, in Europa, è stato il millennio di Benedetto da Norcia, di Francesco d’Assisi, di Cirillo e Metodio, di Dante Alighieri, dei mosaici di Ravenna e degli affreschi di Giotto, di Carlo Magno, di Federico II, della rete di solidarietà dei monasteri, dei Comuni e delle libertà municipali, della Magna Charta Libertatum, delle Repubbliche marinare, di Marco Polo, di Tommaso d’Aquino, di Caterina da Siena, di Ildegarda di Bingen, della scienza medica di Trotula de Ruggiero… L’epoca in cui si formarono le lingue volgari nazionali.

Per giunta, nel Medioevo si arrivò a vedere meglio che nell’età romana, grazie all’invenzione degli occhiali, apparsi – come ha raccontato la storica Chiara Frugoni, morta di recente, nel suo libro “Medioevo sul naso” – tra il 1280 e il 1285. Si imparò a mangiare con la forchetta anziché con le mani, seduti a tavola invece che sdraiati. Nacque la moda, e nell’abbigliamento entrarono i bottoni, i pantaloni e persino le mutande. Negli interventi chirurgici fu introdotta l’anestesia. Si misero i vetri alle finestre, si riscaldò la casa con il fuoco del camino. Si cominciò a misurare il tempo con l’orologio, a fare di conto con i numeri arabi, a scrivere sulla carta, a stampare libri, a sostituire il denaro con assegni di banca.

Ci furono anche guerre, massacri e altre atrocità, ma con esiti quantitativi incomparabili ai grandi stermini e ai genocidi perpetrati nel XX secolo. Perciò, se avete bisogno di un termine di paragone per deprecare una situazione di barbarie, potete fare a meno di andare molto indietro nel tempo: anzi, potete più facilmente riferirvi a quanto di orribile accade ai nostri giorni nella martoriata Ucraina.

Nicola Bruni

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Nella foto (di Nicola Bruni), la facciata in stile romanico del Duomo di Spoleto, intitolato a Santa Maria Assunta, con il mosaico di Sosteno del 1207.