Il 16 luglio del 1968, arrivato in treno da Roma a Caserta, mi presentai alla caserma Ferrari Orsi con in mano la cartolina precetto per il servizio militare di leva. Avevo 26 anni e facevo già il professore. Fui assegnato alla Terza Compagnia di Allievi ufficiali carristi Bir Hacheim.
Dopo aver espletato le formalità di accoglienza e aver indossato una divisa provvisoria, mi misi alla ricerca di un telefono a gettoni per dare mie notizie a mamma e papà.
Mentre vagavo nei meandri della caserma, mi imbattei in un sergente con baffi da moschettiere e faccia da duro, al quale, da “imbranato“, feci il saluto militare sull’attenti e domandai dove fosse un telefono pubblico.
Quello mi rispose con imbarazzo: “No, io sono uno finto“. Era, infatti, una comparsa del film “Chimera“, commedia musicale interpretata dal ventitreenne Gianni Morandi, che stavano girando proprio in quella caserma. Poco dopo, scovai dov’era il set cinematografico e riuscii a scorgere da lontano il famoso cantante dei “Cento all’ora” in divisa grigioverde, attorniato da finti commilitoni. Una “storica” avventura da raccontare agli amici.
Nicola Bruni
Nelle foto: a sinistra, ci sono io in uniforme militare estiva, accanto ad un vecchio carro armato della guerra di Libia (1911-12)
e sotto l’epico motto “Con impeto e ferreo cuore oltre l’ostacolo”; a destra, una scena del film “Chimera”, con Gianni Morandi che fa il soldatino.