I 100 anni di padre Ernesto Balducci

Andai ad incontrarlo nel 1965 presso la parrocchia romana di San Francesco a Monte Mario, dove era stato esiliato dal suo arcivescovo di Firenze Ermenegildo Florit (persecutore anche di don Lorenzo Milani), che non ne gradiva l’atteggiamento troppo aperto al dialogo con i “lontani”. Motivo del colloquio, l’attività del Comitato italiano per la solidarietà internazionale, del quale io a 23 anni svolgevo le funzioni di segretario e al quale padre Balducci aveva aderito con il prestigio del suo nome.

Quel comitato, che aveva come principale sponsor l’esponente democristiano Carlo Donat Cattin, si proponeva di denunciare all’opinione pubblica gli atti di repressione politica e le violazioni dei diritti umani commessi da regimi dittatoriali in varie parti del mondo (specialmente in Spagna, Portogallo, America Latina, oltre che nei Paesi a dittatura comunista), e lo faceva attraverso la diffusione di un notiziario quindicinale e l’invio di telegrammi di protesta ai governi responsabili, per fargli sapere che le loro malefatte erano note all’estero.

Ricordo in particolare che Balducci, come Lorenzo Milani, subì un processo per aver difeso il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare e all’uso delle armi, e fu anche condannato in via definitiva nel 1964 per apologia di reato (con il beneficio della condizionale), mentre don Milani, assolto in primo grado, evitò con la sua morte nel 1967 un’eventuale condanna in appello.

I temi della pace e del dialogo tra fedi e culture diverse furono al centro delle sue riflessioni pubbliche, che sviluppò anche attraverso la rivista Testimonianze, da lui fondata, i convegni sul tema “Se vuoi la pace prepara la pace” e la casa editrice Edizioni Cultura della Pace.

Padre Balducci morì il 25 aprile 1992 all’ospedale di Cesena, a seguito di un grave incidente stradale nei pressi di Faenza.

Onore alla sua memoria.

Nicola Bruni

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