Relax tra pecore e coniglietti

Passeggiata rilassante nel parco romano della Caffarella in una tiepida mattinata di sole. C’è poca gente, nella giornata feriale.

Mi accoglie un alberello che protende verso il cielo rami sottili cosparsi di fiorellini bianchi: una meraviglia del creato che si rinnova. 

Vedo in lontananza due bambine che fanno ginnastica saltellando. Avvicinandomi, mi accorgo che non sono bambine ma smilze ragazze maggiorenni. 

Su una panchina una coppietta di innamorati si stringe in un tenero abbraccio. 

Più in là, una giovane donna richiama la sua cagnolina: “Dora, vieni dalla mamma”.

Da un cespuglio spunta un grazioso coniglietto con pelo rossiccio. Si ferma a guardarmi, poi si rintana tra i rovi.

Incrocio un gregge di pecore che vaga alla ricerca di un prato non rasato. Una sola in mezzo al gruppo fa “bee”, le altre si muovono in silenzio. Le segue un pastore “armato” di telefonino. 

Un anziano lancia una pallina al suo cane, che corre ad agguantarla tra i denti e poi la riporta al padrone.

Sotto un albero, a terra, stelle filanti di Carnevale con i colori azzurro e giallo della bandiera ucraina.

All’uscita, appoggiato sulla staccionata metallica, un bambolotto smarrito: nudo, roseo e con occhi celesti, attende una nuova mamma adottiva che giochi con lui.

Nicola Bruni

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