Il 5 febbraio del 2000 lasciava prematuramente questa vita mia sorella Maria Caterina, familiarmente chiamata Mariuccia, sposata con Umberto Montorsi e mamma di Stefania e Nicola Montorsi. La ricordo con tanto affetto.
Era nata a Roma l’8 luglio del 1943, come secondogenita di tre figli. Iscritta alla prima elementare con un anno di anticipo, era stata una campionessa negli studi. Già da liceale impartiva lezioni private a studenti in difficoltà. Vinse per meriti scolastici diverse borse di studio, un premio denominato “Pagella d’oro” e una vacanza premio a Francavilla a Mare.
Agli esami di maturità classica, nel liceo Augusto di Roma, riportò la media del 9, con 10 in matematica. Si laureò in fisica elettronica all’università “Sapienza” con la votazione di 110 e lode, avendo come maestro e relatore della tesi lo scienziato Edoardo Amaldi, componente dello storico gruppo dei “Ragazzi di Via Panisperna”.
Insegnò per alcuni anni matematica e fisica nelle scuole superiori. Poi vinse un concorso per mansioni tecnico-direttive presso il Ministero delle Telecomunicazioni, che la inviò come esperta del ramo a numerose conferenze internazionali di servizio in rappresentanza dell’Italia.
Da bambina mi rubava le caramelle che io tendevo a conservare, e si giustificava dicendo che io ero un “conservoro”. Ma, in generale, andavamo abbastanza d’accordo, e ci aiutavamo a vicenda.
Ai tempi del liceo, per rassicurare mio padre, che era geloso dell’unica figlia femmina, fingevo di accompagnarla alle feste da ballo organizzate dai suoi amici, ma poi andavamo ognuno per conto suo e ci davamo appuntamento per tornare a casa insieme.
Aveva un carattere allegro, aveva il senso dell’umorismo e abilità recitative.
Mio figlio Fabio è particolarmente grato alla sua zia Mariuccia per averlo aiutato, dopo la maturità classica, ad orientarsi del campo della fisica e dell’analisi matematica, per diventare poi ingegnere gestionale. E ha dedicato a lei, post mortem, la sua tesi di laurea.
Carissima Mariuccia, è stato molto bello averti come sorella. Spero, e prego, che tu possa godere della gioia del Paradiso.
Nicola
5 febbraio 2020